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Sono stato contattato dal Brasile da una giovane donna. Mi ha confidato che da tempo seguiva le rivelazioni di padre Michel Rodrigue, ma era rimasta turbata da un articolo in lingua portoghese che lo accusava di eresia. La giovane donna desiderava conoscere la mia opinione.
L’artícolo in lingua portoghese si intitola “Dados gerais do falso vidente frei Michel Rodrigue. Discípulo de satanás, exorcista, palhaço e herege!” (Informazioni generali sul falso veggente fra Michel Rodrigue. Discepolo di Satana, esorcista, pagliaccio ed eretico!). Il titolo è tutto un programma.
Dopo aver studiato l’artícolo, presento ora pubblicamente la mia valutazione perché possa essere di aiuta non solo a lei.
Indice della materia
Oggetto dell’analisi
L’autore dell’artícolo “Dados gerais do falso…” analizza la parziale trascrizione di alcune catechesi che padre Michel ha predicato in un ritiro spirituale negli Stati Uniti. Queste trascrizioni sono pubblicate nel sito Countdown to the Kingdom, che non è il sito ufficiale di padre Michel. Ragion per cui possono essere attribuiti a padre Michel solo le trascrizioni fedeli della sua catechesi e non i commenti del curatore della pagina del sito Countdown to the Kingdom.
Carenza metodologica
L’autore dell’articolo “Dados gerais do falso…” pensa erroneamente che il sito Countdown to the Kingdom sia il sito ufficiale di padre Michel e di conseguenza attribuisce a lui i commenti del curatore delle pagine lì dedicate a padre Michel. Presenta, inoltre, come autentica una presunta lettera del vescovo Gilles Lemay, vescovo di Amos (Canada), senza portare la prova di autenticità della medesima. In questa lettera padre Michel è dipinto come un bugiardo perché la sua affermazione, secondo la quale lui comunica tutte le rivelazioni al suo vescovo, sarebbe smentita dallo stesso vescovo. Ebbene, l’assenza di questa lettera nel sito ufficiale della diocesi di Amos prova l’inautenticità della lettera attribuita a mons. Lemay. Pensate possa essere plausibile che il vescovo di Amos, Gilles Lemay, abbia maturato un tale giudizio negativo su padre Michel operante nella sua diocesi[1] le cui rivelazioni hanno avuto una risonanza mondiale, e lo abbia confidato esclusivamente ad un forum qualunque?
Non mi soffermerò ad analizzare i singoli commenti dell’autore dell’artícolo “Dados gerais do falso…” alla catechesi di padre Michel, commenti che sono carenti di profondità di analisi e fondatezza, scriverò piuttosto al riguardo dell’accusa di eresia rivolta a padre Michel, perché merita una analisi.
La venuta intermedia di Gesù e il millennio felice
Infondatezza dell’accusa di eresia
L’autore dell’artícolo “Dados gerais do falso…” confonde
- la dottrina predicata da padre Michel della venuta intermedia di Cristo (precedente a quella finale) e del successivo periodo di pace (“millennio felice”), dottrina che ha il suo fondamento biblico in Apocalisse 20,1-6 e che si rifà a San Luigi Maria Grignion da Montfort (“Regno di Maria”) e al messaggio di Fatima (”trionfo del cuore Immacolato di Maria”)[2],
- con il Millenarismo[3], dottrina effettivamente condannata dalla Chiesa Cattolica sia nella versione crassa che in quella mitigata[4].
Sebbene la maggior parte degli esegesi e dei teologi attuali[5], confondendo le due dottrine e seguendo l’opinione di sant’Agostino[6] e san Tommaso D’Aquino[7], escludono una venuta intermedia di Gesù (o parusia, cioè: manifestazione), il card. Joseph Ratzinger, quando era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ebbe a dire a propòsito di questa dottrina che essa è un argomento ancora aperto alla libera discussione, “giacchè la Santa Sede non si è ancora pronunciata in modo definitivo” (cfr. la rivista italiana Il Segno del Soprannaturale, n. 30. p. 10, colonna Terza).
Visto che il magistero non si è espresso in maniera definitiva sulla dottrina della Venuta intermedia di Gesù, padre Michel non può essere definito eretico per il fatto che la sostiene.
Cosa dicono su tale argomento i mistici
Padre Michel non è l’unico mistico a sostenere la venuta intermedia di Gesù e il successivo periodo di pace nell’ottica prospettata da San Luigi Maria Grignion da Montfort (“Regno di Maria”) e dal messaggio di Fatima (”trionfo del Cuore Immacolato di Maria”) [8], prospettiva che non ha nulla a che vedere con la dottrina eretica del Millenarismo.
Tra i diversi mistici abbiamo, per esempio, don Stefano Gobbi e Maria Valtorta, dei quali riporto due messaggi da loro ricevuti:
Maria Santissima a don Stefano Gobbi: «La seconda venuta di Gesù, il suo ritorno nella gloria, sarà prima della sua ultima venuta per il Giudizio finale, la cui ora è invece ancora nascosta nei segreti del Padre. Essa assomiglierà alla sua prima venuta, la notte di Natale, [nel senso che] il mondo si troverà tutto avvolto nella tenebra della negazione di Dio, del suo ostinato rifiuto, della ribellione alla sua legge d’amore. Il gelo dell’odio avrà ancora reso deserte le strade del mondo. Così quasi nessuno sarà pronto ad accoglierlo. Di Lui i grandi neppure si ricorderanno, i ricchi gli chiuderanno le porte, mentre i Suoi saranno molto occupati a cercare e ad affermare se stessi. … “Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà egli ancora la fede sulla terra?”. Verrà all’improvviso, e il mondo non sarà pronto alla sua venuta. Verrà per un giudizio che troverà l’uomo impreparato. Verrà per instaurare nel mondo il suo Regno, dopo aver sconfitto ed annientato i suoi nemici. Anche in questa seconda sua venuta, il Figlio verrà a voi attraverso sua Madre»[9].
Gesú a Maria Valtorta: «Quando avrò mondato il Gregge da ciò che è falso e impuro (con la Purificazione che avrà preceduto la sua venuta intermedia, ndc), nel mio periodo di Re della Pace (il “Millennio felice”, ndc) istruirò i rimasti per l’ultima istruzione. Conosceranno Me come ora solo gli eletti mi conoscono. Saranno non dodici, ma dodicimila volte dodicimila creature chiamate alla conoscenza del Re. Cadranno le eresie e le guerre; Luce e Pace saranno il sole della Terra; si nutriranno del germe vivo della mia Parola e non saranno più languenti della fame spirituale. Mi adoreranno in spirito e verità.
Quando l’ultima rivolta di Satana a Dio avverrà (alla fine del “Millennio felice”, ndc), non mancheranno gli ultimi Giuda fra i chiamati alla conoscenza del Re. L’oro della Città eterna deve essere depurato per tre filtri [10] per poter divenire turibolo davanti al trono dell’Agnello glorioso. E questo sarà l’ultimo filtro. Ma i “fedeli” resteranno fedeli, conosceranno che Io sono con essi, e che essi sono il mio popolo eterno. Ma fin da ora, o miei diletti, o anima che mi ami e che amo, sappiate che anche prima che Io venga a radunare il mio gregge per portarlo agli eterni pascoli del cielo, voi siete i miei amati agnelli. Prima degli altri entrerete nel mio Regno, perché voi siete il mio gregge ed Io sono il Signore Iddio vostro, il vostro Pastore che fra voi prende le sue delizie, e che vi chiama alla sua dimora per vivere con voi nella Pace serbata ai fedeli di Cristo»[11].
Conclusione
Non stupisca che il progresso dell’intelligenza della fede ci apra a scenari nuovi non compresi dalla maggior parte dei teologi, ma non condannati dal magistero. Ricordiamo che il dogma dell’Immacolata concezione (Maria è nata senza il peccato originale) è stato promulgato solo nel 1850 sotto papa Pio IX e che a suo tempo il grandissimo dottore angelico san Tommaso d’Aquino era esponente della corrente teologica denominata “maculista” per la quale Maria era nata con il peccato originale. Il progresso dell’intelligenza della fede è il compimento della promessa di Gesù nella sua ultima cena:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità» (Gv 16,12-13a).
Gesù ha iniziato a realizzare la sua promessa già cinquanta giorni dopo averla fatta, nel giorno di Pentecoste, e ha continuato a realizzarla aprendo la mente di Pietro al battesimo dei pagani (cfr. Atti 10,1-48), facendo di Saulo, Paolo “l’apostolo delle genti” (cfr. Atti 9,1-6), dando lungo i secoli rivelazioni ai profeti, che con gli apostoli sono a fondamento della Chiesa (Efesini 2,20-22), illuminando le menti dei teologi e, infine, illuminando il magistero ordinario e straordinario.
Per concludere, dunque, ribadisco: padre Michel Rodrigue nel proclamare una venuta intermedia di Gesù non può essere accusato di eresia. Speriamo che il messaggio di cui è portatore continui ad essere conforme alla fede e alla morale della Chiesa Cattolica.
Note
[1] Padre Michel Rodrigue è incardinato nella diocesi di Hearst-Moosonee, Ontario (Canada), ma opera e risiede nella diocesi di Amos, Québec (Canada).
[2] Per approfondimento: Roberto de Mattei, Il crociato del secolo XX: Plinio Correa de Oliveira, cap VII – Verso il Regno di Maria, Piemme – Casale Monferrato (AL) Italia, 1996 [online].
[3] «Il Millenarismo condannato dalla Chiesa antica ai tempi di S. Agostino riguarda non i mille anni, bensì la presenza localizzata e visibile di Cristo sulla terra, come re supremo di tutto l’orbe terracqueo, per mille anni, intento a festini di nozze, con banchetti e balletti mondani, come avveniva presso i pagani di quel tempo, comprese le sbòrnie degli ubriaconi e le orge sessuali. Tali “millenaristi” basàvano la loro proposta del preteso “millennio” su quella frase del testo sacro che dice: “Sono giunte le nozze dell’Agnello; la sua Sposa è pronta!” “Scrivi: beati gli invitati al banchetto delle nozze dell’Agnello!”» (padre Martino Maria Penasa in “Il Segno del Soprannaturale”, Aprile 1996, p. 32, Edizioni Segno, Udine [Italia]). Nel 1944 la Chiesa ha pure rigettato una versione “mitigata” del millenarismo (Sant’Offizio, Decretum de millenarismo,19 luglio 1944, DS 3839, AAS, n. 36, 1944, p. 212; Decreto del 20 luglio 1950), quella che proponeva di eliminare gli abusi culinari e sessuali durante il Millennio pur conservando l’idea di un Cristo politico.
[4] Catechismo della Chiesa Cattolica, 676: «Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato « intrinsecamente perverso ».
[5] Segnaliamo i teologi e gli esegeti e i loro rispettivi studi che, sostenendo una venuta intermedia di Gesù, fanno eccezione rispetto al pensiero della maggior parte dei loro colleghi:
– Mons. Aldo Gregori, La Venuta Intermedia di Gesù, Ed. Alone – Terni (TR) Italia, 1993;
– Padre Martino Maria Penasa, Viene Gesù, La Venuta Intermedia del Signore, Edizioni Segno – Udine (UD) Italia, 1999;
– Antonio Norrito e Girolamo Vinci (alias di don Livio Perticoni), Gesù rísorto sta per tornare, Edizioni Gamba – Verdello (BG) Italia, 2003;
– Johannes de Parvulis, Parusia Intermedia, Ed Gamba – Verdello (BG) Italia, 2006.Questo libro sintetizza e ristruttura la matèria del libro “Gesù risorto sta per tornare”.
[6] Sant’Agostino, De Civitate Dei contra Paganos, cap XX, [online].
[7] S. Tommaso d’Aquino, IV Sent., d. 43, q. 1, a. 3, quaestiuncula 1; Veder anche S. Roberto Bellarmino, De Romano Pontifice, lib. III, cap. 17. Entrambi parlano del millenarismo mitigato (da non confondere con il millennio felice) che conserva una valenza politica della venuta intermedia di Gesù e lo giudicano giustamente temerario ed erroneo.
[8] Per approfondimento: Roberto de Mattei, Il crociato del secolo XX: Plinio Correa de Oliveira, cap VII – Verso il Regno di Maria, Piemme – Casale Monferrato (AL) Italia, 1996 [online].
[9] Don Stefano Gobbi, Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna, messaggio della Madonna del 24 dicembre 1978.
[10] Questi “tre filtri” alludono alle tre venute di Gesù.
[11] Maria Valtorta, I Quaderni del 1943, CEV – Isola del Liri (FR) Italia, 1985, p. 505. Maria Valtorta è una mistica italiana di Viareggio. Morì nel 1962 all’età di 61 anni. Da giovane si offrì a Dio come anima vittima, si ammalò, e rimase a letto per tutto il resto della sua vita. Gesù dal 1943 le fece il dono della visione e della rivelazione. Esse sono confluite in diverse opere, la piú importante della quali è un’opera in 10 volumi intitolata “L’Evangelo come mi è stato rivelato” che riporta la vita di Gesù. È un vero capolavoro.