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La guerra finirà solo quando il sàngue versato dai màrtiri sarà sufficiente a placare la Giustízia Divina

Era il 21 gennàio 1940. L’Itàlia non era ancora entrata in guerra e gli esèrciti di Germània, Rússia, Inghilterra e Frància si trovàvano in una fase di conflitto bellico senza ostilità, chiamato dagli stòrici italiani “strana guerra”. Suor Lucia indirizza a padre Gonçalves una léttera nella quale esprime il suo rammàrico per il dòppio rifiuto di papa Pio XI (1930 e 1937) di consacrare la Rússia al Cuore Immacolata di Maria e chiede che venga rinnovata la richiesta di consacrazione presso Pio XII e conclude:

«A meno che non si fàccia questo atto, attraverso il quale si otterrebbe la pace, la guerra finirà solo quando il sàngue versato dai màrtiri sarà sufficiente a placare la Giustízia Divina».

In questo mio brevíssimo artícolo non desídero soffermarmi sul tema della consacrazione della Rússia, argomento non solo “stratrattato” ma moltíssime volte trattato anche in modo ridícolo e fuorviante da chi, avendo una visione ideològica e non stòrica degli eventi, accusa questo o quell’altro papa di inadempienza alle richieste della Madonna. Desídero, invece soffermarmi, sull’altro ímportantíssimo argomento che emerge dalle parole di suor Lucia. E lo fàccio riportando un brano di un mio libro, attualmente in crowdfunding, intitolato Cuore Immacolato di Maria. Stòria della divulgazione e della comprensione del messàggio mariano affidato ai tre pastorelli di Fàtima, libro che verrà pubblicato se verranno raggiunte le preventivate prenotazioni.

L’espressione finale di suor Lucia è molto forte. Suor Lucia non scrive che la guerra finirà quando il sàngue versato dai “colpevoli” sarà sufficiente a placare la Giustízia Divina, come tanti avrébbero scritto a partire da un concetto di Dio basato su racconti véterotestamentàri non illuminati dal Nuovo Testamento. Suor Lucia, invece, sa che Dio non vuole la morte del malvàgio, ma che si converta e viva (cfr Ez 18,23) per avere tempo di crédere in Gesú e meritare la vita eterna (cfr Gv 6,39-40). Suor Lucia sa anche che per salvare i malvagî, i peccatori è necessàrio il sacrifício. Quel sacrifício che la Madonna le aveva espressamente chiesto nelle apparizioni del 1917. Scrive, allora, che occorrerà una certa quantità di sàngue versato dai “màrtiri”, cioè da quegli innocenti per i quali la guerra non sarebbe mai scoppiata e che nonostante ciò accettano e subíscono la morte con santità, dando cosí glòria a Dio. I martiri, infatti, sanno che la morte è una volontà di Dio che si cómpie. Anche se l’esecutore di essa è un uomo feroce, che si rende àrbitro dei destini altrui e per la sua adesione a Sàtana ne diviene strumento per tormentare e assassinare i suoi símili ― divenendo maledetto da Dio (Gn 4,11) ―, la morte è sempre l’estrema obbedienza a Dio che ha comminato la morte all’uomo per il suo peccato (cfr Gn 3,19). E l’obbedienza a Dio è amore a Dio (cfr Gv 14,23). La morte, dunque, è accettata dai màrtiri per amore di Dio. Ed è próprio questo amore che placa la giustìzia dell’Amore e gli dà glòria.
Due sono le più grandi indulgenze plenàrie che vèngono da Dio e che méttono fine alle pene temporali. Quella dell’amore che copre la moltitúdine dei peccati, distruggèndoli nel suo fuoco: chi ama con tutte le sue forze consuma di àttimo in àttimo le sue umane imperfezioni. La seconda indulgenza plenària, data da Dio, è quella di una morte rassegnata ― quale che sia il gènere di essa ―, di una morte volonterosa di fare la estrema obbedienza a Dio.

L’eroismo nella fede non si raggiunge dall’oggi al domani, ma é necessàrio un cammino più o meno lungo a seconda della docilità di ognuno. Per questo cammino il Signore ha predisposto degli aiuti che dobbiamo nécessariaménte utilizzare: confessione, comunione eucarística, lettura della Parola di Dio, preghiera e devozione mariana. Tra le preghiere che la Vérgine Maria ha più raccomandato nelle sue apparizioni e specialmente a Fàtima c’è il Rosàrio. Preghiàmolo, dunque, e invitiamo a pregarlo. Per aiutare i nostri fratelli a pregarlo, consíglio di divulgare l’opúscolo “Pregare il Rosàrio. Messaggî di Gesú e Maria a Catalina Rivas”, attualmente in Crowdfunding.

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