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Come vívono i bambini la pandemia? Quanto influisce su di loro la propaganda massmediatica che instilla senza soluzione di continuità dosi di paura nelle loro menti in formazione? Nel seguente video ― tratto dalla puntata del 18.01.2022 della rubrica “Il Faro”, segmento del Telegiornale del canale Radio Televisione Svizzera ― due bambini rispondono a queste ed altre domande.
Sono molto interessanti e mèritano una breve riflessione le risposte dei bambini a due domande in particolare : Qual’è la cosa che cancelleresti della pandemia? (minuto 05:15); che chiedereste ad un medico? (minuto 08:43). Nel vídeo qui sotto le risposte dei bambini:
Commento
Cancellerei i no vax
Questi belli, intelligenti e spigliati bambini ripètono lo stigma sociale che colpisce quella minoranza di persone ― minoranza nella maggioranza dei paesi europei ― che non vògliono sottoporsi alle vaccinazioni contro la CoViD-19. Utilízzano il neologismo spregiativo “no vax”, coniato nel 2016 per indicare chi era contrario alla vaccinazione e, in particolare, al fatto di sottoporre la popolazione infantile alla profilassi vaccinale; ricordiamo che all’epoca molti scesero in piazza per scongiurare quello che poi divenne il decreto legge 73 (2017), modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119, che aggiunse otto vaccini obbligatorî ai quattro già obbligatorî per i minori di età compresa tra zero e sedici anni. Utilízzano dunque il tèrmine no vax di cui fa largo uso la stampa in questo nostro periodo pandemico per raggruppare una realtà sociale fortemente eterogenea. Tra i no vax ci finiscono ora infatti non solo chi rifiuta qualsiasi vaccinazione, ma anche chi rifiuta solo la vaccinazione contro la Covid-19 e addirittura chi, pur avendo terminato il primo ciclo vaccinale contro la Covid-19, non ha ancora fatto la terza dose booster.
I no vax devono èssere cancellati perché non solo non si sottométtono alle direttive sanitàrie ― direttive che i bambini non sanno qualificare come ingiustificàte perché non sono ancora in possesso degli adeguati strumenti intellettuali per farlo ― ma addirittura le contestano, divénendo i responsàbili dei disórdini sociali.
Ma in realtà i no vax sono rei solo di aver conservato uno spírito crítico nei confronti delle narrazioni governative pro vaccini anti CoViD-19 e ― dopo èssere risaliti alla fonte dell’informazione giornalistica e aver imparato a distíngue verità scientífica e propaganda massmediàtica ― e sono rei anche di aver deciso di non lasciarsi inoculare un fàrmaco sperimentale, che causa a breve tèrmine un numero spropositato di eventi avversi gravi, compresi quelli con esito fatale, e a medio e lungo tèrmine chissà quali altri danni causerà negli inoculati .
Ma il vaccino è sicuro?
I bambini del vídeo, nonostante il forte bersagliamento própagandístico a cui sono sottoposti per mezzo dei media mainstream e nonostante l’abitudine alla nuova “normalità” che gli ha fatto quasi dimenticare come fosse la vita senza mascherina e il distanziamento (minuto 07:00), hanno conservato, però, uno spírito crítico, seppur incipiente. Ed è pròprio questo che li spinge a dubitare della sicurezza dei vaccini , come si evince dalla domanda che la bambina farebbe ad un mèdico (minuto 08:43). Purtroppo questo sano dúbbio, fondamento della mentalità scientífica, non è condiviso da troppi adulti. Non perché lo àbbiano vinto con l’indàgine, ma perché sono íntellettualménte prigri.
A rischio la corretta percezione della libertà
Facciamo che i nostri figlî, curiosi per natura, consérvino sia il desidèrio di conóscere, sia un sano spírito crítico. Oggi più che mai dobbiamo insegnare ai nostri figlî a bandire la pigrízia intellettuale e a non accontentarsi della narrazione massmediàtica. Dobbiamo insegnàr loro a risalire per quanto possíbile alle fonti dell’informazione. Solo così eviteremo loro di cadere víttime del vòrtice ipnotizzatore della propaganda sanitària omologante. Propaganda che forma i nostri figlî ad un concetto di libertà errato, cioè quello secondo il quale la libertà è una concessione del governo a chi segue le sue regole arbitrariamente imposte e non una dotazione naturale della loro anima, dotazione che si perfeziona in loro nella misura che seguono verità e amore.
Flaviano Patrizi