Sulla fidúcia in Dio o Atto di abbandono è un messàggio di Gesù comunicato a don Dolindo Ruotolo, sacerdote napoletano, morto in concetto di santità.
Dice Gesù: “Perché vi confondete agitandovi? Lasciate a me la cura delle vostre cose e tutto si calmerà”. L’opuscolo è la medicina soprannaturale al male dell’ansia.
Realtà? Telepatia? Allucinazioni? Trauma psichico da rimorso? Una delle tante vie della grazia? Forse un po’ di tutto questo. Comunque, la vicenda qui narrata pone l’accento su un angoscioso problema: l’aborto.
Sull’autore
Padre Domenico Mondrono s.j. (1897-1985), è stato un sacerdote cattolico italiano appartenente alla Societas Jesus (it.: Compagnia di Gesù). Per 54 anni fu redattore del quindicinale dei gesuiti La Civiltà Cattolica: un record imbattuto per tutto il Novecento. Fine critico letterario attento alla letteratura spirituale (vd. Scrittori al traguardo, in sette volumi) padre Mondrone fu uno dei grandi ammiratori delle opere di un gesuita mistico ed esorcista come lui (basti pensare al diffusissimo opuscolo mondroniano A tu per tu col Maligno): Jean Joseph Surin (1600-1665). Il religioso ignaziano vanterà anche un altro primato: quello di far conoscere proprio su La Civiltà Cattolica la storia di santità di Maria Goretti. A lui si deve una delle prime biografie dedicate al futuro San Pio da Pietralcina e quella su padre Felice Cappello. Ma il terreno su cui Mondrone, ormai anziano, profonde il meglio di sé sono i nove volumi I santi ci sono ancora.