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Domínica XIV Post Pentecosten

Àudio-commento teològico-spirituàle alle letture e alle preghiere del Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum[1], (it.: Messale Romano riveduto per decreto del sacrosanto Concílio di Trento), tratto da Maria Valtorta, Il libro di Azaria, CEV.

Per ascoltare l’àudio-commento, clicca sul símbolo bianco del play, posto nel riquadro soprastante in basso a destra.

Pròprio della s. Messa tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI

INTRÓITUS    

Ps.83,10-11 – Protéctor noster, áspice, Deus, et réspice in fáciem Christi tui: quia mélior est dies una in átriis tuis super míllia. Ps. 83, 2-3 – Quam dilécta tabernácula tua, Dómine virtútum! concupíscit, et déficit ánima mea in átria Dómini. Glória Patri… Ps.83,10-11 – Protéctor noster,…

 

Sal. 83, 10-11 – Sei il nostro scudo, o Dio, guarda e rimira il tuo Consacrato: poiché un giorno passato nel tuo luogo santo vale piú di mille altri. Sal. 83, 2-3 – O Dio degli eserciti, quanto amabili sono le tue dimore! l’ànima mia anela e spàsima verso gli atrii del Signore. Gloria al Padre… Sal. 83, 10-11 – Sei il nostro scudo…

 

ORÁTIO    

Custódi, Dómine, quaésumus Ecclésiam tuam propitiatióne perpétua: et quia sine te lábitur humána mortálitas; tuis semper auxíliis et abstrahátur a nóxiis, et ad salutária dirigátur. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum.
M. – Amen.

 

O Signore, Te ne preghiamo, custodisci propizio costantemente la tua Chiesa, e poiché senza di Te viene meno l’umana debolezza, dal tuo continuo aiuto sia liberata da quanto le nuoce, e guidata verso quanto le giova a salvezza. Per il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. – Amen.

 

EPISTOLA 

Léctio Epístolae B. Pauli Ap. ad Gálatas, 5, 16-24

 

Fratres: Spíritu ambuláte, et desidéria carnis non perficiétis. Caro enim concupíscit advérsus  spíritum: spíritus áutem advérsus carnem: haec enim sibi ínvicem adversántur, ut non quaecúmque vultis, illa faciátis. Quod si spíritu ducímini, non estis sub lege. Manifésta sunt áutem ópera carnis: quae sunt fornicátio, immundítia, impudicítia, luxúria, idolórum sérvitus, venefícia, inimicítiae, contentiónes, aemulatiónes, irae, rixae, dissensiónes, sectae, invídiae, homicídia, ebrietátes, comessatiónes, et his simília: quae praedíco vobis, sicut praedíxi: quóniam, qui tália águnt, regnum Dei non consequéntur. Fructus áutem Spíritus est: cáritas, gáudium, pax, patiéntia, benígnitas, bónitas, longanímitas, mansuetúdo, fides, modéstia, continéntia, cástitas. Advérsus huiúsmodi non est lex. Qui áutem sunt Christi, carnem suam crucifixérunt cum v í t i i s et concupiscéntiis.
M. – Deo grátias.

 

Fratelli: Camminate secondo lo spirito e non accondiscendete ai desiderii della carne. Poiché la carne ha desiderii contrarii allo spirito, e lo spirito contrarii alla carne: essi lottano tra loro, dimodoché voi non fate ciò che vorreste fare. Poiché se siete condotti dallo spirito, non siete sotto la legge. Ora, le opere della carne sono manifeste: esse sono la fornicazione, gli atti impuri, l’impudicizia, la lussuria, l’idolatria, la magia, le inimicizie, i litigi, le gelosie, l’ira, le lotte, le discordie, le sètte, l’invidia, gli omicidi, l’ubbriachezza, l’intemperanza e altre cose simili; a riguardo di queste cose io vi avverto, come già vi avvertii, che coloro che le commettono non conseguiranno il Regno di Dio. Invece, frutto dello Spirito è la carità, la gioia, la pace, la pazienza, la benignità, la bontà, la longanimità, la mansuetudine, la fede, la modestia, la continenza, la castità: contro queste cose non c’è legge. Quelli che appartengono al Cristo hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e con le sue concupiscenze.
M. – Deo grátias.

 

GRADUALE    

Ps. 117, 8-9 – Bonum est confídere in Dómino, quam confídere in hómine. Bonum est speráre in Dómino, quam speráre in princípibus.

 

Sal. 117, 8-9 – È meglio confidare nel Signore che confidare nell’uomo. È meglio sperare nel Signore che sperare nei príncipi.

 

ALLELÚIA   

Allelúia, allelúia. Ps. 94, 1 – Veníte, exsultémus Dómino, iubilémus Deo salutári nostro. Allelúia.

 

Allelúia, allelúia. Sal. 94, 1 – Venite, esultiamo nel Signore, rallegriamoci in Dio nostra salvezza. Allelúia.

 

EVANGÉLIUM 

Sequéntia S. Evangélii secundum Matthaéum, 6, 24-33

 

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Nemo potest duóbus dóminis servíre: aut enim unum ódio habébit, et álterum díliget: aut unum sustinébit, et álterum contémnet. Non potéstis Deo servíre, et mammónae. Ideo dico vobis, ne sollíciti sitis ánimae vestrae quid manducétis, neque córpori vestro quid induámini. Nonne ánima plus est quam esca: et corpus plus quam vestiméntum? Respícite volatília coeli, quóniam non serunt, neque metunt, neque cóngregant in hórrea: et Pater vester coeléstis pascit illa. Nonne vos magis pluris estis illis? Quis áutem vestrum cógitans potest adiícere ad statúram suam cúbitum unum? Et de vestiménto quid sollíciti estis? Consideráte lília agri quómodo crescunt: non labórant, neque nent. Dico áutem vobis, quóniam nec Sálomon in omni glória sua coopértus est sicut unum ex istis. Si áutem foénum agri, quod hódie est, et cras in clíbanum míttitur, Deus sic vestit: quanto magis vos módicae fídei? Nolíte ergo sollíciti esse, dicéntes: Quid manducábimus, aut quid bibémus, aut quo operiémur? Haec enim ómnia gentes inquírunt. Scit enim Pater vester, quia his ómnibus indigétis. Quaérite ergo primum regnum Dei, et iustítiam eius: et haec ómnia adiiciéntur vobis.
M. – Laus tibi Christe.

 

In quel tempo: Gesù disse ai suoi discepoli: Nessuno può servire due padroni: infatti, o avrà in odio l’uno e amerà l’altro, o si affezionerà all’uno e non farà caso all’altro. Non potete servire Dio e mammona. Perciò vi dico: non preoccupatevi di quello che mangerete, né di che vi vestirete: l’ànima non vale piú del cibo e il corpo piú del vestito? Guardate gli uccelli del cielo, che non séminano né mietono, né accúmulano nei granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non siete piú di quelli? Chi di voi, angustiandosi, può allungare di un palmo la sua vita? E perché mai siete preoccupati per i vostri vestiti? Guardate come crescono i gigli del campo: eppure non lavorano né filano. Tuttavia vi dico che neppure Salomone, nello splendore della sua gloria, fu mai vestito come uno di essi. Ora, se Dio veste cosí l’erba del prato, che oggi esiste e domani sarà gettata nel fuoco, quanto maggiormente voi, o uomini di poca fede? Non siate dunque preoccupati dicendo: che mangeremo o che berremo o di che ci vestiremo? Sono i gentili che cercano queste cose. Mentre il Padre vostro sa che voi avete bisogno di tutto ciò. Cercate prima, quindi, il regno di Dio e la sua giustizia, e ogni altra cosa vi verrà data in piú.
M. – Lode a Te, o Cristo.

 

 

ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM    

Ps. 33, 8-9 – Immíttet Angelus Dómini in circúitu timéntium eum, et erípiet eos: gustáte, et vidéte, quóniam suávis est Dóminus.

 

Sal. 33, 8-9 – L’Angelo del Signore scenderà su quelli che Lo temono e li libererà: gustate e vedete quanto soave è il Signore.

 

SECRÉTA    

Concéde nobis, Dómine, quaésumus, ut haec hóstia salutáris, et nostrórum fiat purgátio delictórum, et tuae propitiátio potestátis. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum.
M. – Amen.

 

Concédici, o Signore, Te ne preghiamo, che quest’ostia salutare ci purifichi dai nostri peccati e ci renda propizia la tua maestà. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.

 

PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ    

 

COMMÚNIO    

Matt. 6, 33 – Primum quaérite regnum Dei, et ómnia adiiciéntur vobis, dicit Dóminus.

 

Matteo, 6, 33 – Cercate prima il regno di Dio, e ogni cosa vi sarà data in piú, dice il Signore.

 

POSTCOMMÚNIO    

Puríficent semper et múniant tua sacraménta nos, Deus: et ad perpétuae dúcant salvatiónis efféctum. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum. M. Amen.

 

Ci purífichino sempre e ci difendano i tuoi sacramenti, o Dio, e ci conducano al porto dell’eterna salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. M. Amen.


Note

[1] All’època delle cómunicazióni dell’àngelo Azaria alla mística cattòlica Maria Valtorta (2 feb. 1946 – 2 feb. 1947) il Messale in uso era il Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum S. Pii V Pontificis Maximi jussu editum aliorum Pontificum cura recognitum a Pio X reformatum et Ssmi D. N. Benedicti XV auctoritate vulgatum (25 lúglio 1920).

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