Àudio-commento teològico-spirituàle alle letture e alle preghiere del Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum[1], (it.: Messale Romano riveduto per decreto del sacrosanto Concílio di Trento), tratto da Maria Valtorta, Il libro di Azaria, CEV.
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Pròprio della s. Messa tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI
INTRÓITUS
Ps. 27, 8- 9 – Dóminus fortitúdo plebis suæ, et protéctor salutárium Christi sui est: salvum fac pópulum tuum, Dómine, et bénedic hæreditáti tuæ, et rege eos usque in sǽculum. Ps. 27, 1 – Ad te, Dómine, clamábo, Deus meus, ne síleas a me: nequándo táceas a me, et assimilábor descendéntibus in lacum. Glória Patri… Ps. 27, 8- 9 – Dóminus fortitúdo plebis suæ…
Sal. 27, 8-9 – Il Signore è la forza del suo popolo, e presidio salutare per il suo Unto: salva, o Signore, il tuo popolo, e benedici i tuoi figli, e govérnali fino alla fine dei secoli. Sal. 27, 1 – O Signore, Te invoco, o mio Dio: non startene muto con me, perché col tuo silenzio io non assomigli a coloro che discendono nella tomba. Gloria al Padre… Sal. 27, 8-9 – Il Signore è la forza del suo popolo…
ORÁTIO
Deus virtútum, cuius est totum quod est óptimum: ínsere pectóribus nostris amórem tui nóminis, et præsta in nobis religiónis augméntum; ut, quæ sunt bona, nútrias, ac pietátis stúdio, quæ sunt nutríta, custódias. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. – Amen.
O Dio onnipotente, cui appartiene tutto quanto è ottimo: infondi nei nostri cuori l’amore del tuo nome, e accresci in noi la virtú della religione; affinché quanto di buono è in noi Tu lo nutra e, con la pratica della pietà, conservi quanto hai nutrito. Per il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. M. – Amen.
EPISTOLA
Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Romános, 6, 3-11
Fratres: Quicúmque baptizáti sumus in Christo Iesu, in morte ipsíus baptizáti sumus. Consepúlti enim sumus cum illo per baptísmum in mortem: ut quómodo Christus surréxit a mórtuis per glóriam Patris, ita et nos in novitáte vitæ ambulémus. Si enim complantáti facti sumus similitúdini mortis eius: simul et resurrectiónis érimus. Hoc sciéntes, quia vetus homo noster simul crucifíxus est: ut destruátur corpus peccáti, et ultra non serviámus peccáto. Qui enim mortuus est, iustificátus est a peccáto. Si autem mórtui sumus cum Christo: crédimus quia simul étiam vivémus cum Christo: sciéntes quod Christus resúrgens ex mórtuis, iam non móritur, mors illi ultra non dominábitur. Quod enim mórtuus est peccáto, mórtuus est semel: quod autem vivit, vivit Deo. Ita et vos existimáte, vos mórtuos quidem esse peccáto, vivéntes autem Deo, in Christo Iesu Dómino nostro.
M. – Deo grátias.
Fratelli: Tutti noi che siamo stati battezzati nel Cristo Gesú, siamo stati battezzati nella sua morte. Dunque siamo stati sepolti con lui mediante il battesimo: affinché come il Cristo resuscitò dai morti per la gloria del Padre, cosí anche noi risorgiamo a vita nuova. Se infatti gli siamo stati uniti per crescere con lui per la similitudine della sua morte: ugualmente lo saremo per la similitudine della sua resurrezione. Questo sappiamo: che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, affinché sia distrutto il corpo del peccato e non serviamo piú il peccato. Chi infatti è morto è giustificato dal peccato. Ora, se noi siamo morti con Cristo, crediamo che vivremo con Cristo: sapendo che il Cristo resuscitando dai morti non muore piú e che la morte non avrà piú potere su di lui. Poiché la sua morte fu una morte al peccato per sempre: ma la sua vita è una vita per Dio. Cosí anche voi consideratevi morti al peccato, ma vivi, invece, per Dio, in Gesú Cristo nostro Signore.
M. – Deo grátias.
GRADUALE
Ps. 89, 13 et 1 – Convértere, Dómine, aliquántulum, et deprecáre super servos tuos. Dómine, refúgium factus es nobis, a generatióne et progénie.
Sal. 89, 13 e 1 – Vòlgiti un po’ a noi, o Signore, e plàcati con i tuoi servi. O Signore, Tu sei il nostro rifugio, di generazione in generazione.
ALLELÚIA
Allelúia, allelúia. Ps. 30, 2-3 – In te, Dómine, sperávi, non confúndar in ætérnum: in iustítia tua líbera me, et éripe me: inclína ad me áurem tuam, accélera ut erípias me. Allelúia.
Allelúia, allelúia. Sal. 30, 2-3 – In Te, o Signore, ho sperato, ch’io non sia confuso in eterno: nella tua giustizia líberami e allontanami dal male: porgi a me il tuo orecchio, affrettati a liberarmi Allelúia.
EVANGÉLIUM
Sequéntia S. Evangélii secundum Marcum, 8, 1-9
In illo témpore: Cum turba multa esset cum Iesu, nec habérent quod manducárent, convocátis discípulis, ait illis: Miséreor super turbam: quia ecce iam tríduo sústinent me, nec habent quod mandúcent: et si dimísero eos ieiúnos in domum suam, defícient in via: quidam enim ex eis de longe venérunt. Et respondérunt ei discípuli sui: Unde illos quis póterit hic saturáre pánibus in solitúdine? Et interrogávit eos: Quot panes habétis? Qui dixérunt: Septem. Et præcépit turbæ discúmbere super terram. Et accípiens septem panes, grátias agens fregit, et dabat discípulis suis, et appónerent, et apposuérunt turbæ. Et habébant piscículos paucos: et ipsos benedíxit, et iussit appóni. Et manducavérunt, et saturáti sunt, et sustulérunt quod superáverat de fragméntis, septem sportas. Erant autem qui manducáverant quasi quátuor míllia: et dimísit eos.
M. – Laus tibi Christe.
In quel tempo: Radunatasi molta folla attorno a Gesú, e non avendo da mangiare, egli, chiamati i discepoli, disse loro: Ho compassione di costoro, perché già da tre giorni sono con me e non hanno da mangiare; e se li rimanderò alle loro case digiuni, cadranno lungo la via, perché alcuni di essi sono venuti da lontano. E gli risposero i suoi discepoli: Come potremo saziarli di pane in questo deserto? E chiese loro: Quanti pani avete? E risposero: Sette. E comandò alla folla di sedersi a terra. E presi i sette pani, rese grazie e li spezzò e li diede ai suoi discepoli per distribuirli, ed essi li distribuirono alla folla. Ed avevano alcuni pesciolini, e benedisse anche quelli e comandò di distribuirli. E mangiarono, e si saziarono, e con i resti riempirono sette ceste. Ora, quelli che avevano mangiato erano circa quattro mila: e li congedò.
M. – Laus tibi Christe.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM
Ps. 16, 5 et 6-7 – Pérfice gressus meos in sémitis tuis, ut non moveántur vestígia mea: inclína áurem tuam, et exáudi verba mea: mirífica misericórdias tuas, qui salvos facis sperántes in te, Dómine.
Sal. 16, 5 e 6-7 – Rendi fermi i miei passi suoi tuoi sentieri, affinché i miei piedi non vacillino: porgi l’orecchio ed esaudisci la mia preghiera: fa risplendere le tue misericordie, o Signore, Tu che salvi quelli che sperano in Te.
SECRÉTA
Propitiáre, Dómine,supplicatiónibus nostris: et has pópuli tui oblatiónes benígnus assume: et ut nullíus sit írritum votum, nullíus vácua postulátio, præsta: ut, quod fidéliter pétimus, efficáciter consequámur. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. – Amen.
Sii propizio, o Signore, alle nostre súppliche, e accogli benigno queste oblazioni del tuo popolo; e, affinché di nessuno siano inutili i voti e vane le preghiere, concedi che quanto fiduciosamente domandiamo realmente lo conseguiamo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.
PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ
COMMÚNIO
Ps. 26, 6 – Circuíbo, et immolábo in tabernáculo eius hóstiam iubilatiónis: cantábo, et psalmum dicam Dómino.
Sal, 26, 6 – Circonderò, e immolerò sul suo tabernacolo un sacrificio di giubilo: canterò e inneggerò al Signore.
POSTCOMMÚNIO
Repléti sumus, Dómine, munéribus tuis: tríbue, quǽsumus; ut eórum et mundémur efféctu, et muniámur auxílio. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. Amen.
Colmàti, o Signore, dei tuoi doni, concédici, Te ne preghiamo, che siamo mondati per opera loro e siamo difesi per il loro aiuto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.