
Realtà? Telepatia? Allucinazioni? Trauma psichico da rimorso? Una delle tante vie della grazia? Forse un po’ di tutto questo. Comunque, la vicenda qui narrata pone l’accento su un angoscioso problema: l’aborto.
Sull’autore
Padre Domenico Mondrono s.j. (1897-1985), è stato un sacerdote cattolico italiano appartenente alla Societas Jesus (it.: Compagnia di Gesù). Per 54 anni fu redattore del quindicinale dei gesuiti La Civiltà Cattolica: un record imbattuto per tutto il Novecento. Fine critico letterario attento alla letteratura spirituale (vd. Scrittori al traguardo, in sette volumi) padre Mondrone fu uno dei grandi ammiratori delle opere di un gesuita mistico ed esorcista come lui (basti pensare al diffusissimo opuscolo mondroniano A tu per tu col Maligno): Jean Joseph Surin (1600-1665). Il religioso ignaziano vanterà anche un altro primato: quello di far conoscere proprio su La Civiltà Cattolica la storia di santità di Maria Goretti. A lui si deve una delle prime biografie dedicate al futuro San Pio da Pietralcina e quella su padre Felice Cappello. Ma il terreno su cui Mondrone, ormai anziano, profonde il meglio di sé sono i nove volumi I santi ci sono ancora.

Dopo anni di catalizzazione dell’attenzione di autori e lettori sulla terza parte di segreto comunicato dalla Madonna ai tre pastorelli di Fatima il 13 luglio 1917, si è offuscata in troppi la corretta conoscenza del fenomeno di Fatima e del suo perdurante valore profetico, che non ha nulla a che fare con la presunta parte di segreto non pubblicata dalla Santa Sede nel 2000. Per questo è necessario questo libro. In esso il fenomeno di Fatima è collocato nel suo contesto storico e viene presentato tutto ciò che il Cielo ha voluto comunicare. La storia qui narrata segue l’ordine cronologico dello svelamento delle rivelazioni di Fatima alle alte gerarchie della Chiesa prima e alle masse dei fedeli poi e non quello abituale della comunicazione delle rivelazioni ai veggenti. I due ordini cronologici sono differenti perché i veggenti vennero resi depositari non solo di messaggi immediatamente comunicabili ― in questo caso le due cronologie combacerebbero ―, ma anche di segreti, che solo dopo diversi anni iniziarono ad essere resi pubblici. Da qui la discrepanza delle due cronologie.
Il motivo di questa scelta narrativa sta nel fatto che solo questo tipo di cronologia ci dona un autentico discernimento sul fenomeno, mettendoci così al riparo dalle interpretazioni erronee circa l’operato di Dio in esso e la relativa risposta umana. Facendo questo percorso storico ne ricaveremo insegnamento morale e sguardo profetico per comprendere il presente; acquisiremo, altresì, un criterio che ci permetterà di discernere la vera dalla falsa profezia, perché quasi tutte le apparizioni attuali si riferiscono a Fatima, ma solo quelle autentiche lo fanno senza mistificarne il messaggio.