Padre Pio, al sècolo Francesco Forgione1 è uno di quei santi che per tutta la vita, pur rimanendo quasi sempre nello stesso luogo, ha attirato a sé il mondo come il suo seràfico Padre San Francesco, con il suo volto fenomènico che manifestava il buòn paesano di orígini contadine, viso simpàtico, composto, sereno, ravvivato da due occhî dolci e profondi che tutti conquistàvano e spesso sconcertàvano. Lo sconcerto poi era moltiplicato delle sue mani stimmatizzate che egli copriva gelosamente.
Continua a leggere Padre pio e la Madonna di PompeiAutore: Mons. Pasquale Maria Mainolfi
La croce via della misericordia e della salvezza
Sin da bambino ho imparato che
Continua a leggere La croce via della misericordia e della salvezza«Cristo crocifisso è scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani, ma per chi crede é potenza e sapienza di Dio» ( 1Cor 1,23 – 24).
L’amore speciale di papa Orsini per Cervinara e la Valle Caudina
Abbiamo già scritto che in questo 2024 ricorre (il 14 febbraio) il 330° anniversario del primo monte frumentario fondato a Benevento da Vincenzo Maria Orsini e ( il 29 maggio) il terzo centenario della sua elezione a pontefice col nome di Benedetto XIII. Ma il 14 febbraio ricorrono anche 330 anni dalla consacrazione della chiesa di S. Adiutore, mia parrocchia di origine, in Cervinara, da parte del cardinale Orsini.
Continua a leggere L’amore speciale di papa Orsini per Cervinara e la Valle CaudinaPapa Orsini, dai Monti Frumentarî al Banco Alimentare
Il 14 febbràio 2024 è ricorso il 330° anniversàrio del primo Monte Frumentario fondato a Benevento nel 1694 dal grande Pastore e Operatore sociale, il Cardinale Vincenzo Maria Orsini. Uno tra i ben 172 lasciati in diòcesi, quando fu eletto Papa. Inoltre il pròssimo 29 màggio 2024 ricorre il Terzo Centenàrio della elezione a Pontéfice dell’Orsini, col nome di Benedetto XIII.
Continua a leggere Papa Orsini, dai Monti Frumentarî al Banco AlimentareFamíglia diventa ciò che sei
La famíglia è il núcleo centrale delle più sígnificatíve relazioni all’interno della struttura sia ecclesiale che sociale.
Cicerone definisce la famíglia “Principium urbis ed quasi seminarium rei pubblicae”, cioè: luogo generativo della vita púbblica e laboratòrio di relazioni sociali.
Il rapporto tra ètica e política e gli òttimi containers valoriali dei sanniti
Il rapporto tra ètica e política è fondamentale. Il problema è antico ed anche tra noi ce lo trasciniamo ormai da molti anni. Sono intervenuti Platone, Machiavelli e Guicciardini. ¿Può forse la politica avere un’ètica tutta sua, che non scaturisce dalla legge naturale o dal profondo dell’uomo, ma nasce dalla «situazione», dagli interessi del «príncipe» o dalle istanze specífiche dello Stato?
Continua a leggere Il rapporto tra ètica e política e gli òttimi containers valoriali dei sannitiMadre Elisa Martinez Vangelo incarnato prossimamente beata
Doménica 25 giugno, alle ore 9:00, nel Santuàrio di Santa Maria de Finibus Terrae in Leuca, il Cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle càuse dei santi, in rappresentanza del Santo Padre, presiederà la celebrazione di Béatificazióne di Madre Elisa Martinez, fondatrice della congregazione delle “Fíglie di Santa Maria di Lèuca”, nella diòcesi di Ugento – Santa Maria di Leuca in província di Lecce.
Continua a leggere Madre Elisa Martinez Vangelo incarnato prossimamente beataIl beneventano san Giuseppe Moscati antesignano e patrono del 118
Benevento “capitale della santità”
Resto sempre più convinto che la Provvidenza, nei secoli passati come nel presente, assegna a Benevento un ruolo straordinario, strategico e sorprendente.
Continua a leggere Il beneventano san Giuseppe Moscati antesignano e patrono del 118Benevento terra di streghe e di santi
Benevento fu terra di streghe
La leggenda delle streghe si diffuse nel capoluogo sannita durante il regno del Duca longobardo Romualdo negli anni 680-683, quando l’imperatore bizantino Costante teneva in assèdio la città. La saga, antica per tradizione, fu recepita dal pòpolo che, suggestionato, credeva nel suo potere màgico. Romualdo, preoccupato della situazione che peggiorava dràmmaticaménte in città, si consultò con il prete Barbato e questi, di caràttere risoluto, dialogò con Costante che desistette dal suo progetto di conquista, ma pretese che Romualdo e il suo pòpolo si convertíssero al cristianésimo. I longobardi si convertírono. Barbato fu acclamato véscovo di Benevento. Il nuovo Pastore sconfessò ogni forma di superstizione spécie quella degli àlberi ai quali i longobardi appendévano pelli di animali sacrificati, abbattendo l’àlbero sacrílego prescelto come símbolo del culto idolàtrico: il noce.
Continua a leggere Benevento terra di streghe e di santiL’immàgine della Madonna che allatta
L’immàgine della Madonna che allatta ha orígini nel culto ufficiale dell’età faraònica? La riflessione e chiàrificazióne seguente risponderà alla domanda.
L’ illustre egittologo tedesco H.W. Muller, in “Iris mit dem Horuskinde“, ipotizza che l’immàgine della Madonna che allatta il bambino ha profonde radici nella fede popolare e nel culto ufficiale dell’età faraònica. Questo culto, attraverso il processo di ellénizzazióne ha raggiunto una forza così universale, che la religione cristiana si è vista costretta ad assúmerla nel pròprio linguàggio.
Continua a leggere L’immàgine della Madonna che allattaSan Menna eremita di Vitulano, testimone luminoso del comandamento dell’amore
Ho il piàcere di recensire il libro “San Menna eremita solitàrio e cittadino della valle di Vitulano” di padre Doménico Tirone al quale, in quanto vegliardo e prolífico studioso, calza a pennello la perícope del Salmo 92 che rècita:
Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Líbano; piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nostro Dio. Nella vecchiàia daranno ancora frutti, saranno verdi e rigogliosi, per annunciare quanto è retto il Signore, mia ròccia: in lui non c’è malvagità (vv 13-16).
e l’affermazione di Gesú:
Continua a leggere San Menna eremita di Vitulano, testimone luminoso del comandamento dell’amorePer questo lo scriba, divenuto discépolo del regno dei cieli, è símile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche (Matteo 13,51).
Inumare o cremare i corpi dei defunti. Il culto dei morti attraversa tutte le civiltà
Stamattina sono stato invitato a benedire la casa di una famíglia beneventana perché da un certo tempo vi accàdono episodî incresciosi che túrbano la serenità del riposo notturno con segni inquietanti da parte del “príncipe delle tenebre”. Ho notato con grande meravíglia che nella càmera da letto consèrvano le urne con le cèneri dei genitorî e sono rimasto edificato dall’affetto che i figlî manifèstano, baciàndole e abbracciàndole.
Da alcuni anni si è diffusa anche tra noi la pràtica di incenerire i corpi dei defunti invece che inumarli. ¿È una buona pràtica da incoraggiare? ¿La Chiesa cosa dice in propòsito?
Continua a leggere Inumare o cremare i corpi dei defunti. Il culto dei morti attraversa tutte le civiltà
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.