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Realtà? Telepatia? Allucinazioni? Trauma psichico da rimorso? Una delle tante vie della grazia? Forse un po’ di tutto questo. Comunque, la vicenda qui narrata pone l’accento su un angoscioso problema: l’aborto.
Sull’autore
Padre Domenico Mondrono s.j. (1897-1985), è stato un sacerdote cattolico italiano appartenente alla Societas Jesus (it.: Compagnia di Gesù). Per 54 anni fu redattore del quindicinale dei gesuiti La Civiltà Cattolica: un record imbattuto per tutto il Novecento. Fine critico letterario attento alla letteratura spirituale (vd. Scrittori al traguardo, in sette volumi) padre Mondrone fu uno dei grandi ammiratori delle opere di un gesuita mistico ed esorcista come lui (basti pensare al diffusissimo opuscolo mondroniano A tu per tu col Maligno): Jean Joseph Surin (1600-1665). Il religioso ignaziano vanterà anche un altro primato: quello di far conoscere proprio su La Civiltà Cattolica la storia di santità di Maria Goretti. A lui si deve una delle prime biografie dedicate al futuro San Pio da Pietralcina e quella su padre Felice Cappello. Ma il terreno su cui Mondrone, ormai anziano, profonde il meglio di sé sono i nove volumi I santi ci sono ancora.
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L’autrice, Maria Macrì, attingendo ai testi canònici, ai vangeli apócrifi e alle òpere místiche, ci fa contemplare la Vérgine in tutta la sua concretezza di donna, di sposa verginale e verginizzante, di madre piena di tenerezza, amore e dolore, facendo balzare fuori una Madonna viva e operante; una Madonna che pensa, mèdita, parla, òpera nelle piú varie situazioni della vita; una Madonna dalla mente umana piena di luce divina, dal cuore umano traboccante di amore divino; una Madonna che, dovunque vada, qualunque cosa fàccia, làscia dietro di sé il celestiale profumo delle sue elette virtú, e cioè: la profondíssima umiltà, la squisita bontà e illimitata misericòrdia; una donna in apparenza come tutte le altre, ma in realtà, un miràcolo di bellezza sia fisica che morale; una donna che cammina sulla terra con la mente e col cuore sempre fissi al cielo. Una donna-prodígio. Donna di paradiso, anziché donna della terra: perenne delízia, sostegno e conforto del suo divín Fíglio, e ben degna di lui.
Maria Macrí, oltre a farci conóscere la Madonna, ce la fa sentire vicina, ce la fa quasi vedere, ci fa quasi vívere con lei nella piú dolce intimità affinché edotti da questa conoscenza siamo indotti ad amarla come a lei si conviene: ossia con tutto noi stessi.
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